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messaggio originale:
e.mail seguita all'invito di interagire con "rischio economia"

Da: liubanet@fastwebnet.it
Data: 18-set-2008 17.01
A: a.costruttiv@virgilio.it
Ogg: R: da paola

Se per interazione intendi scrivere qualcosa, potrebbe essere possibile. Ma pensavo cercassi un'interazione più 'artistica'
Per quanto riguarda la crisi io sono molto marziana sulle cose economiche, non me ne curo molto e non ci capisco nulla.
inoltre quando tutti facevano soldi a palate negli anni '80 con mille professioni profumatamente pagate, io vivevo senza soldi sperimentando con entusiasmo i primi passi artistico- impegnati in una casa occupata di artisti a bologna...
Ora parlano tutti di crisi ma la mia vita non è cambiata affatto, perché non mi sono mai entrati soldi facili. Adesso ho due lire perché ho accettato un lavoro come insegnante statale (part time almeno) a gorgonzola e sono stra depressa perché non mi piace l'ambiente, mi sento in gabbia ( anche ora sono tornata per la scuola mario è in canada e sta facendo un lavoro bellissimo in giro per il Quebec - però finisce a fine ottobre poi viene qui -)e soffro un casino...per cui tra un po' rimollo tutto per la libertà ma niente soldi, e così via... Sull'economia non mi vengono pensieri.
Sicuramente in italia vivere non è facile, ma soprattutto perché non c'è libertà ( se hai un lavoro te lo devi tenere anche se non ti piace perché non ne trovi altri, se hai un marito idem perché tutto è statico e le coppie non nascono quasi più, eccc)

Bacioni
Liuba

p.s. se vuoi puoi pubblicare questo testo come interazione al tuo progetto

-----Messaggio originale-----
Da: a.costruttiv@virgilio.it [mailto:a.costruttiv@virgilio.it]
Inviato: giovedì 18 settembre 2008 17.31
A: liubanet@fastwebnet.it Oggetto: R: da paola

ciao
mi pare che di idee tu ne abbia eccome!

figurati, non immagini come ti capisco. anch'io mentre gli altri facevano soldi a palate ho scelto di lavorare come operaia tessile per 900 mila lire al mese, figurati!
con un figlio piccolo, 20 anni e nessun aiuto ... che in quel periodo avrebbe comportato scendere a patti con quel che la generazione precedente ti avrebbe sicuramente imposto ( e senza neppure accorgersi di farlo!).
ho "scelto" di evadere da qualsiasi tipo di avanzamento che prevedeva un adeguamento a un tipo di mentalità che non condividevo e che mi procurava strane reazioni. ho accettato di andare ad abitare in una fabbrica lavorando in un primo tempo part-time e occupandomi dell'apertura e chiusura cancelli. questo pur avendo in famiglia una tradizione di imprenditoria e tessile.
se ho potuto risparmiare qualcosa per poter oggi difendermi dalle accuse di dipendenza o ancora peggio prostituzione intellettuale o di altro tipo(in italia chi non si adegua è subito apostrofata o sospettata in quel modo) lo devo al fatto di aver vissuto rinchiusa in una fabbrica dalla mattina a tarda sera i migliori anni della mia vita e dove ho però imparato molto e sono riuscita a ritagliarmi degli spazi di socialità e a volte anche di creatività. mentre dal punto di vista artistico il riscontro economico è quello che sai. mi vergogno a dirlo perfino per loro, le istituzioni che in molte occasioni ci hanno invitate. questo mentre anche alle spese di un giardino venivano attribuite maggiori attenzioni che agli artisti. tutto ciò magari per poi essere sottoposti all'inquisizione di un moralismo populista a quel punto davvero insensato.

vorrei davvero inserire la tua risposta pensavo se era il caso di aggiungere anche la mia sicuramente provocata dalla tua e mail.
tu cosa dici? non vorrei che diventasse un colloquio troppo personale.
aspetto ancora un tuo riscontro se non ti disturba troppo
ciao paola


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