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proposizioni semplici con connettivi e, o...
presentati sotto forma di circuiti elettrici

il computer non è altro che un aggregato di elementi logici interconnessi

la chiave di lettura di questi lavori può avvenire a più livelli:
il primo è immediato nel constatare, a seconda della proposizione, una corrispondenza formale nel circuito elettrico.
nella realtà che ci circonda non è detto che esistano sempre corrispondenze univoche o che queste si dimostrino particolarmente significative su di un piano formale. in questo caso il risvolto formale oltre ad essere evidente mantiene una coerenza con la proposizione logica iniziale.
secondo: è sorprendente constatare la possibilità di una trasposizione dal “linguaggio” (logico), cioè un medium estremamente astratto e concettuale, in qualcosa di più concreto. ma soprattutto ritrovare in questo riscontri logici e meccanismi propri del pensiero.
terzo: constatare possibilità e limiti specifici relativi ad ogni sistema linguistico e materico.

circuiti. trasposizione di una proposizione logica in circuiti elettrici circuiti. trasposizione di una proposizione logica in circuiti elettrici circuiti. trasposizione di una proposizione logica in circuiti elettrici circuiti: trasposizione di proposizioni logiche in circuiti elettrici (computer) circuiti: trasposizione di proposizioni logiche in circuiti elettrici (computer)
quarto: l'ambiguità.
in realtà è questo il caso in cui nel perseguire il massimo di obiettività viene tentata la riduzione della realtà ad una condizione biunivoca:
vero o falso; si/no; 0/1 (sistema binario); +- (positivo/negativo)
descritti a seconda dei casi attraverso: tavole della verità, modelli ad albero e, nello specifico, attraverso modelli elettrici con deviatori.
ma/
se con tutto questo impianto potremmo avere l'impressione di pervenire alla verità assoluta in realtà questo non è così scontato.
infatti, pur aspirando ad una una maggiore obiettività, da un lato la riduzione della complessità della realtà ad un sistema binario di riferimento comporta dei limiti “significativi” mentre le conseguenti concatenazioni logiche sovente restano tutte da verificare su altri e più complessi piani.
tutto si basa inoltre su postulati assunti a priori (asserzioni). i giudizi in particolare possono peccare di soggettivismo. l'importante è saperlo.
per questo è lecito mantenere un punto interrogativo riguardo i contenuti.

altro problema non secondario, è quanto ci sia di predeterminato o condizionante nell'impostazione stessa di una domanda dunque di un esperimento, nella proposizione di una tesi. quanto cioè inconsciamente noi spingiamo qualcosa a realizzarsi in quanto tale. a risolversi in parte già nel modo in cui la domanda viene posta.

infine una riflessione che riguarda la comunicazione sull'interferenza di significati tra campi linguistici relativi agli ambiti specialistici che sempre più caratterizzano la vita contemporanea.

detto questo resta comunque di grande interesse seguire gli sviluppi, lo svolgimento di un discorso nei suoi risvolti formali. questi ci forniscono ulteriori conoscenze, comunicano con noi in forme più o meno mediate o percettivamente differenti. l'importante, anche in questo caso, è essere coscienti dei loro limiti, della loro relatività.

circuiti “simili” a questi sono alla base del funzionamento dei computer(1).


1- vedi anche: principi dell'algebra di boole applicata ai circuiti digitali
qui però i circuiti sono presentati in forma quasi ludica attraverso piccole tavolette di legno, del cartoncino disegnato e filo di cotone



opere presentate in occasione di filo/sofismi
personale retrospettiva e contemporanea di paola zorzi

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